Manuale di sopravvivenza nella giungla sociale
- Antonietta Pistone
- 29 nov 2020
- Tempo di lettura: 1 min

Ci sono categorie di persone con le quali, per esperienza, non esiste alcuna speranza di redenzione. Potete parlare, discutere, litigare, stabilire confini ben precisi e punti fermi. Sempre troveranno il modo e la maniera di tornare alla carica per invadere il vostro spazio, per sottrarvi ciò che vi spetta. Perché, fondamentalmente, si tratta di gente che manca di rispetto e non conosce la buona educazione.
Persone arrabbiate, che vivono la vita come forma di accaparramento e di prevaricazione dell'altro. Perché, ricordatevi, loro brillano soltanto se possono mettervi in ombra. E lo faranno con ogni mezzo possibile, anche non propriamente lecito, laddove gli venga consentito e permesso. Non conoscono altre modalità per occupare la scena.
Davanti a questi arrivisti, incompetenti della relazione umana (anche perché non gliene può fregare di meno...), non ci sono ragionamenti che tengano. Se vi mettete a parlare con loro ne uscirete comunque sconfitti, perché la loro dialettica vi farà a pezzi.
Vale unicamente la regola del silenzio. Andare avanti per la propria strada a muso duro, tenendoli a distanza, senza preoccuparsi minimamente di entrare in relazione con loro.
Fate il vostro, senza pietà, e avrete ragione di loro. Perché questo li annichilisce e li rende impotenti, annientandoli. Ve lo assicuro. E forse, riuscirete, così facendo, ad impartire loro anche una buona lezione di educazione civica. Che, ovviamente, non gli è mai stata insegnata nella vita. Nemmeno a casa, da mamma e papà...
Ma non so quanto ne valga la pena...e quanto ve ne possa, a questo punto, davvero infischiare.
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